L’esempio di Miglierina per una Calabria che cresce.
In pochi mesi nate tre diverse attività di imprenditorialità giovanile.
La situazione che l’Italia vive dal punto di vista economico-finanziario è purtroppo in una fase di declino.
Il Bel Paese, in effetti si appresta a vivere una più che probabile condizione di recessione, negativa purtroppo per la crescita e lo sviluppo.
Dati questi presupposti, alimentati sicuramente dalla cattiva gestione della moneta unica europea e soprattutto da una larga e poco entusiasmante fase di congiuntura europea e mondiale, parrebbe alquanto improbabile riuscire a fare impresa sviluppando l’imprenditorialità.
Per questi motivi è degna di nota la situazione in controtendenza che si è verificata a Miglierina, piccolo centro collinare della provincia di Catanzaro.
Negli ultimi mesi tre giovani hanno avuto il coraggio e la forza necessaria per investire risorse nel proprio territorio d’appartenenza, sfidando sia pure le annali condizioni negative insite nella Calabria di scarsa gestione dei mezzi e di paura nell’investimento, preferendo la più semplice ma dolorosa strada dell’emigrazione.
Che tutto ciò derivi da giovani fa sicuramente ben sperare, soprattutto perché rappresentano un esempio positivo e propositivo per una regione disastrata come la nostra.
I tre giovani in questione sono: Danilo Sacco (21 anni), Eugenia Guzzi (29) e Domenico Torchia(27).
Danilo Sacco è proprietario de “La Miglierinese”, piccola industria conservieria di prodotti tipici calabresi lavorati e conservati a mano. Produce 13 diversi tipi di prodotti attraverso una lavorazione tutta a mano come facevano le nostre nonne, indice di genuinità e ottima qualità.
Questa azienda rappresenta un buon viatico di notorietà per il piccolo ambiente miglierinese per le numerose partecipazioni a fiere di settore che, oltre alla commercializzazione del proprio brand si pongono accollandosi oneri ed onori quali rappresentanti della tipicità miglierinese.
Eugenia Guzzi invece, ha speso le sue energie in un settore sicuramente poco conosciuto; ha attivato “Guchi plast” una piccola fabbrica legata alla produzione in serie di tappi di plastica -forse unica nel suo genere in Calabria- per la quale, dovrà senz’altro compiere sforzi notevoli per acquisire fette di mercato, ma attraverso la buona volontà e fiducia nei propri mezzi senz’altro ci riuscirà.
Infine Domenico(Mimmo) Torchia giovane gestore del “Vecchio Borgo pub” un locale caratteristico e accogliente che si inserisce in maniera armoniosa nel contesto artistico-culturale del borgo miglierinese.
Sicuramente ha avuto il merito di rivitalizzare un ambiente alquanto povero nel settore dell’intrattenimento, accogliendo anche i paesi limitrofi, distinguendosi per la qualità dei prodotti e per la possibilità data alle persone di un po’ di relax ascoltando musica di sottofondo e divertendosi a volte con serate di karaoke offerte dallo stesso.
Miglierina e i tre giovani dunque da prendere come esempio per una Calabria che cresce, con lo spirito d’impresa necessario per superare le annose paure d’investire nel proprio territorio.
Consci delle difficoltà da Miglierina si erge un exemplum positivo con la speranza, che sia d’aiuto per la sopravvivenza storico-culturale della nostra bella terra di Calabria.
Pompeo Torchia

